Proteggere il lupo o gli allevatori?

26 agosto 2022

Il linguista Ottavio Lurati, in un recente breve articolo pubblicato sul Corriere del Ticino, ha pienamente centrato il nocciolo del problema causato dalla presenza del lupo, con argomentazioni efficaci e pacate.

Molto semplicemente, alla luce delle numerose predazioni, Lurati afferma che non sono (più) giustificabili la sua protezione assoluta e la sua diffusione incontrollata nell’arco alpino. Bensì, s’impone una puntuale regolamentazione (come peraltro avviene con altri animali). È un pensiero assolutamente condivisibile.

Ciò che invece è prioritario proteggere sono le attività agro-pastorali, che arrischiano di scomparire, a tutto svantaggio della tutela del territorio, della dimensione abitativa e sociale della montagna e di un importante settore economico (con apprezzati prodotti locali). Bisogna smetterla di privilegiare ideologicamente la protezione della natura e, in questo caso, del lupo: le conseguenze per l’uomo e le sue preziose attività, figlie anche della tradizione e di un forte attaccamento alla terra, saranno negative ed irreversibili.

Le problematiche legate alla montagna devono essere affrontate con realismo e un approccio di tipo culturale, in cui l’essere umano e la natura possano coesistere con vantaggi reciproci. Ora siamo nettamente, e inaccettabilmente, sbilanciati in favore del lupo.

Sappiamo tuttavia che i tempi della politica, soprattutto cantonale e federale, sono lunghi e non corrispondono alle immediate esigenze del territorio. Ne consegue un malcontento (eufemismo) di buona parte della popolazione per come viene affrontato l’argomento. La situazione è stata stata sottovalutata negli scorsi anni e ora è sfuggita di mano, anche perché non riguarda solo il nostro Cantone: a maggior ragione, quindi, occorrono tempestività e misure incisive. Ma queste ultime devono andare nella giusta direzione: ben vengano i crediti per agevolare l’accesso agli aiuti finanziari di Berna per la protezione del bestiame; ma ciò di cui si ha veramente bisogno è la riduzione dei quantitativi di lupi.

Aron Piezzi
deputato PLR