Interrogazioni

Vietiamo gli smartphones nella Scuola dell’obbligo?

11 giugno 2025

Nel febbraio del 2020 il Parlamento si occupò di una mozione inoltrata nel settembre del 2018 da Giorgio Fonio, Maristella Polli e Henrik Bank intitolata “Vietiamo gli smartphones nella Scuola dell’obbligo”. Seguendo il rapporto della Commissione formazione e cultura, redatto da Alessandro Speziali, il Gran Consiglio decise di accogliere l’atto parlamentare, evidenziando questi due importanti aspetti:

  • vietare l’utilizzo degli smartphones all’interno del perimetro scolastico, laddove i dispositivi tecnologici di comunicazione personali dovrano essere spenti e non visibili fisicamente. L’attivazione dei dispositivi tecnologici potrà essere decisa in via eccezionale dall’istituto per motivi giustificati. 
  • raccomandare agli istituti di Scuola media di rafforzare, in maniera interdisciplinare, i momenti di riflessione critica sull’utilizzo degli smartphones. 

Dall’anno scolastico 2020/2021 il DECS ha quindi emanato delle nuove Direttive per regolare l’utilizzo degli smartphones nella Scuola dell’obbligo, tenendo in considerazione le decisioni parlamentari testé enunciate.

Alla luce di quanto esposto, e visto che sembrerebbe che ci siano discrepanze nell’applicazione delle Direttive, ci permettiamo di chiedere al Governo:

1. Vengono rispettate le Direttive emanate dal DECS a seguito della decisione parlamentare?

2. Se no, perché? Quali autonomie hanno le diverse sedi?

3. Come vigila il Dipartimento affinché queste Direttive vengano rispettate?

4. Se del caso, non servirebbe essere più rigorosi e chiedere il rispetto di tali Direttive?

5. Come si sono sviluppati concretamente i momenti di riflessione critica sull’utilizzo degli smartphones nella Scuola dell’obbligo?

È noto a tutti che anche in Ticino, come ovunque nel mondo, si stia discutendo molto sul tema in questione. In molti (partiti, associazioni, cittadini) chiedono regole più ferree sull’uso degli smartphones nella Scuola dell’obbligo. Eppure da noi, come detto, è dal 2020 che tale decisione è stata presa dalla politica. Basterebbe quindi far rispettare con maggior autorevolezza queste Direttive. Comunque, ed infine, c’è da dire che l’abuso degli smartphones non si risolve focalizzandoci solo sulla Scuola dell’obbligo, perché è una tematica che concerne tutta la comunità. 

Aron Piezzi, Paolo Ortelli, Alessandro Speziali, Diana Tenconi e Tiziano Zanetti, 
deputati PLR e membri della Commissione formazione e cultura