Rapporto della Commissione formazione e cultura sulle mozioni: • 14 marzo 2019 presentata da Tamara Merlo “Scuola: riflettere e formare sulla parità di genere” • 25 giugno 2019 presentata da Angelica Lepori Sergi e cofirmatari (ripresa da Matteo Pronzini) per MPS-POP-Ind. “Parità e ruolo della scuola” Messaggio del CdS del 23 ottobre 2019, n. 7736
18 settembre 2023
Signora Presidente, Colleghe e colleghi, consiglieri di Stato,
il rapporto è stato redatto dal sottoscritto e dalla collega Nara Valsangiacomo, che ringrazio. Ci alterneremo per esporre in sintesi argomentazioni e decisioni della maggioranza della Commissione formazione e cultura.
Innanzitutto, sottolineo che le mozioni e il messaggio governativo sono del 2019; nell’ambito degli approfondimenti, la CFC ha puntualmente chiesto al Governo – nel febbraio del 2023 – se i contenuti del messaggio fossero ancora attuali; la risposta è stata affermativa.
La maggioranza della CFC concorda con gli obiettivi, i contenuti e la conclusione del messaggio del CdS, che invita il Gran Consiglio a non dar seguito alle proposte contenute nei due atti parlamentari, sottoscrivendo comunque il concreto impegno del Governo a promuovere iniziative in vari ordini di scuola e in altre istituzioni attive nel campo della promozione delle pari opportunità e dell’educazione di genere.
In merito alle richieste puntuali delle due mozioni, la maggioranza della CFC è dell’avviso che:
1. Non è compito del Parlamento decidere quali giornate tematiche debbano svolgersi nelle scuole. Occorre lasciare autonomia agli istituti scolastici ed evitare imposizioni dall’alto, ma privilegiare iniziative che nascono a seguito di esigenze e bisogni all’interno dell’istituto (tra docenti, direzioni e anche assemblee genitori) o comunque nel mondo della scuola.
2. Non è neppure nostro compito decidere quali corsi di formazione continua debbano essere svolti dai docenti. Il Parlamento, semmai, come si evince dal rapporto, può incoraggiare e stimolare determinati temi ritenuti importanti, ma non vincolare.
3. Il Piano di Studio è stato recentemente revisionato, anche rispetto alle tematiche sollevate dalle mozioni. Non si giustifica quindi procedere con ulteriori revisioni.
4. In accordo con quanto messo in atto negli scorsi anni sul piano federale e cantonale, e alle diverse iniziative in corso nel mondo scolastico ticinese, a mente della CFC non occorre introdurre nuovi modelli di insegnamento da affiancare a quelli esistenti bensì, “affrontare” la tematica in ottica multidisciplinare e stimolare – e condividere – progetti di educazione al genere, che veicolino conoscenza, rispetto, ricchezza delle diversità, consapevolezza.
Vi ringrazio per l’attenzione e cedo la parola alla collega Nara Valsangiacomo, che completerà la spiegazione del rapporto commissionale.
Aron Piezzi
deputato PLR