Mozioni

Patrimoni del paesaggio costruito a rischio: come provare a invertire la tendenza?

21 ottobre 2022

Molti, troppi edifici storici, soprattutto nei nuclei di villaggi e nei territori fuori zona edificabile, sono sempre più a rischio di salvaguardia. Un ulteriore peggioramento del loro stato di conservazione porterebbe inevitabilmente al crollo, e il danno sarebbe irrevesibile. Ciò non sarebbe accettabile, per un Ticino che vuole guardare al futuro (anche) valorizzando quelle che sono le proprie tipicità architettoniche e culturali.

Le cause che hanno portato a questa situazione sono molteplici. In questo atto parlamentare desideriamo concentrarci su una fra di esse, di cui invero si parla poco: le intricate forme di proprietà, a volte comunioni ereditarie chilometriche e di difficile reperibilità, che fungono spesso da ostacolo insormontabile.

Il disinteresse dei proprietari e/o la difficoltà a vendere (sia all’interno delle comunioni ereditarie che all’esterno) inevitabilmente portano al degrado degli immobili. Lo stesso discorso si presenta quando muore un proprietario unico, e gli eredi – per svariati motivi – non aggiornano la nuova proprietà fondiaria: il tempo passa, subentrano magari nuovi comproprietari e, soprattutto, l’immobile deperisce.

Per questi motivi, chiediamo al Consiglio di Stato di analizzare e valutare delle misure per scongiurare questa tendenza negativa, che mette a rischio la tutela di edifici storici e rustici. Per incoraggiare il riordino fondiario nel caso di comunioni ereditartie complesse o favorire trapassi ereditari più celeri, si potrebbe pensare, ad esempio, a misure di incentivo fiscale.

 Aron Piezzi e Alessandro Speziali, deputati PLR