Introdurre incentivi finanziari per la rivitalizzazione dei nuclei tradizionali dei Comuni ticinesi
03 maggio 2022
Gentile signora Presidente, Consiglieri di Stato, colleghe e colleghi,
la presente iniziativa del PLR è nata l’indomani dell’approvazione parlamentare, nel gennaio del 2020, del decreto sulle misure di incentivo alla rivitalizzazione di edifici industriali con la relativa approvazione di un credito quadro di 10 mio di franchi per il periodo 2020-2024.
Anche i nuclei tradizionali dei Comuni ticinesi meritano una simile attenzione. Il loro pregio urbanistico, architettonico e storico è elevato e, sebbene costituiscano spesso una somma di proprietà private, assumono un rilevante valore per la comunità e il paesaggio costruito. È indispensabile essere consapevoli di questo patrimonio e soprattutto salvaguardarlo degnamente.
Sappiamo benissimo, per vari motivi, che la tutela e la valorizzazione dei nuclei, e forse e soprattutto la dinamica sociale e abitativa, sono a rischio. Gli enti pubblici devono individuare delle soluzioni affinché questi preziosi spazi non cadano nel dimenticatoio e, peggio, in rovina. Il danno sarebbe enorme e irreversibile, perciò inaccettabile.
Con questa iniziativa parlamentare si propone l’introduzione di incentivi per favorire la rivitalizzazione degli edifici situati nei nuclei tradizionali dei Comuni. Contribuirà a conferire qualità al paesaggio costruito e a rinvigorire la dinamica sociale.
Sono variegate le misure che si potrebbero considerare: ad esempio l’istituzione di un credito quadro, oppure prevedere agevolazioni fiscali. Ma è altresì importante che, parallelamente, gli enti pubblici investano in quei servizi essenziali che favoriscono poi le ristrutturazioni, come pure si impegnino per limitare la burocrazia, oggi eccessiva. Dovranno inoltre essere rispettate le tipologie architettoniche degli edifici e la qualità degli interventi, senza però ostacolare le nuove tecniche per l’autosufficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Ciò permetterà, fatto assolutamente non trascurabile, di innescare un positivo e virtuoso stimolo per il settore economico dell’edilizia, sia quella più tradizionale e di nicchia, sia quello legato alle innovazioni costruttive.
Gli incentivi dovrebbero principalmente essere indirizzati per favorire la residenza primaria, rispettando tipologie e peculiarità architettoniche tradizionali. Secondariamente, potrebbero interessare altre destinazioni con interesse pubblico rilevante. In certe situazioni e a determinate condizioni, dettate ad esempio dalle limitate dimensioni degli edifici, dovrebbero poter essere sostenute anche le abitazioni secondarie.
Il Governo, onde valutare in modo completo l’opportunità di istituire un nuovo strumento di sussidio, ritiene più efficace integrare il tema dell’Iniziativa nei lavori di approfondimento assegnati dal Parlamento in sede di accoglimento della mozione di Omar Terraneo e Luigi Canepa intotalta “Abbandono dei nuclei originali nei comuni: recuperiamo il recuperabile” approvata dal Parlamento nel 2019 e simile nei contenuti alla persente iniziativa. Trovo sia una decisione saggia e razionale, alfine di identificare misure adeguate e positive sinergie nel raggiungimento degli obiettivi di ambedue gli atti parlamentari. L’auspicio, quindi, è che da subito il Consiglio di Stato si attivi in tal senso.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Aron Piezzi
a nome del gruppo PLR