Interventi

Messaggio 7760 sulla mozione 1448 del 4 novembre 2019 presentata da Alessio Ghisla e cofirmatari “Invitiamo i giovani a utilizzare i mezzi pubblici” Preavviso della Commissione formazione e cultura all’indirizzo della Commissione gestione e finanze

21 giugno 2021

Signor Presente, colleghe e colleghi deputati,

il presente preavviso si riferisce al messaggio 7760 del Consiglio di Stato, conseguente a una mozione di Alessio Ghisla e cofirmatari. In precedenza il tema era stato affrontato in un’interrogazione sempre dal deputato Ghisla. In entrambe le situazioni il CdS aveva respinto i contenuti degli atti parlamentari. La mozione porta l’esempio della Valle di Blenio, ma il discorso è naturalmente valido ed estendibile a tutto il Cantone, soprattutto alle sue regioni periferiche.

1.             LA MOZIONE

a) Situazione iniziale

Gli studenti delle scuole dell’obbligo utilizzano principalmente i mezzi di trasporto pubblici per poter accedere agli istituti scolastici del nostro Cantone. Negli ultimi anni gli allievi di scuola media hanno avuto la possibilità di acquistare due zone del Piano delle zone della Comunità Tariffale Arcobaleno (CTA) a un prezzo agevolato, ossia a franchi 100.-.

Con l’introduzione dello SwissPass, a integrare l’attuale abbonamento Arcobaleno, la CTA introduce la possibilità di acquistare la singola zona a partire dal 1° giugno 2019.

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport ne ha preso immediatamente atto e senza particolari riflessioni sul contesto generale, per il tramite del Consiglio di Stato, con decisione del 15 maggio 2019 ha modificato il regolamento della scuola media sostenendo unicamente l’acquisto di una singola zona al prezzo di fr. 75.- a carico della famiglia dello studente.

Di fatto, la riduzione del costo dell’abbonamento per il trasporto di studenti alle scuole medie da fr. 100.- a fr. 75.- viene descritta come un interessante sgravio sui costi di trasporto per le famiglie dei ragazzi che frequentano la scuola media. In realtà l’abbonamento costa meno perché viene ridotta l’offerta: all’alunno è data solo la possibilità di acquistare le zone minime per il tragitto casa-scuola-casa. Va precisato che laddove lo studente deve attraversare più zone, le stesse sono incluse nel prezzo.

La decisione adottata però non tiene conto dell’utilizzo generale del titolo di trasporto, legato sì alla scuola, ma anche alle attività post scolastiche come descritto al punto 2.

b) Analisi delle conseguenze

Se la riduzione di prestazione non influisce particolarmente sull’economia di famiglie dei centri urbani, in quanto l’offerta di una singola zona è di per sé già ampia, la differenza viene constatata purtroppo nelle zone periferiche. Nel testo della mozione viene presa in in considerazione la Valle di Blenio, valle di provenienza dei firmatari, ma il tema può essere esteso ad altre regioni del Ticino. Nel contesto della Valle di Blenio, divisa in due zone tariffarie (23-24), questo cambiamento si traduce nella perdita di fatto di una zona, un diritto acquisito, essendo la scuola media di Acquarossa sulla zona di confine. Fatte queste premesse, i mozionanti rilevano le seguenti criticità:

  • Sul versante economico la famiglia non viene assolutamente agevolata, perché per poter continuare a viaggiare in tutta la valle dovrebbe pagare di tasca propria la seconda zona, al prezzo di fr. 126.-. Diventa così ancora più chiaro come sia fittizio lo sgravio annunciato dal Cantone. La decisione del Consiglio di Stato riduce la libertà di movimento, perché genera dei costi che ancora vanno a toccare le finanze delle famiglie.
  • È risaputo che molti ragazzi bleniesi svolgano attività ricreative, culturali e sportive extra-scolastiche che li spingono a recarsi nelle località dove risiedono gli spazi appositi per la loro pratica (vedi centri sportivi, locali prova di musica, Centro Giovani Dongio, ecc.). Questi giovani sono stati educati dai genitori a far uso dei mezzi pubblici, permettendo loro di acquisire gradualmente la propria indipendenza negli spostamenti e nella gestione dei propri impegni. Molti ragazzi, inoltre, intrecciano relazioni di amicizia con altri coetanei che abitano in cima o in fondo alla valle. Spesso si incontrano per trascorrere delle ore assieme, nelle serate o nei fine settimana, organizzando il loro viaggio facendo capo ai mezzi pubblici, abitudine ormai consolidata soprattutto per gli allievi delle classi terze e quarte. I mezzi pubblici sono utilizzati per rientrare in sicurezza la sera dai luoghi di ritrovo pubblici sia in valle che verso Biasca evitando i “passaggi all’ultimo minuto” con veicoli privati.
  • Dal punto di vista strettamente scolastico segnaliamo altri disagi: gli allievi risulterebbero per metà abbonati ad una zona e per metà all’altra, impedendo di fatto uscite/passeggiate che fino ad oggi sono parte della tradizione della scuola media di Acquarossa. La differenza dovrebbe essere chiesta alle famiglie, che potrebbero però contribuire secondo la legge federale con un contributo massimo di fr. 16.-/gg e fr. 80.-/annui, ciò che limiterebbe di fatto il numero e la qualità di tali uscite.
  • Vi è anche da considerare il caso di figli con genitori separati che vivono in due diverse zone della valle. La separazione dei genitori mette il giovane in difficoltà, perché costretto a trascorrere del tempo con uno e con l’altro genitore. La decisione qui sopra mette i genitori nella condizione di dover acquistare una seconda zona per permettere ai propri figli di pendolare tra i due domicili.
  • Infine è emersa un’ulteriore riflessione, non di poco peso, sugli effetti del nuovo “mini-abbonamento” in termini ambientali: un conseguente aumento di veicoli per le strade e la perdita dell’abitudine e dimestichezza all’uso dei mezzi pubblici. Temi sui quali si è lavorato molto negli ultimi anni e sempre più attuali, per cui un cambiamento di rotta risulta diseducativo e mortificante per chi si sta impegnando su questo fronte. Favorire l’uso del mezzo pubblico permette di ridurre al minimo l’utilizzo di mezzi alternativi, quali ciclomotori o fuoristrada a velocità 30 km/h, certamente più pericolosi.

c) Proposta di soluzione

Consci del fatto che da parte del DECS vi sia il compito basilare di assicurare la trasferta casa-scuola per l’alunno, ma riportando la fiducia nella lungimiranza del Dipartimento, andando a toccare anche gli aspetti della cultura e dello sport per i motivi sopracitati, e in collaborazione con la Sezione della mobilità (DT), i firmatari della mozione propongono la revisione del regolamento della scuola media, introducendo la possibilità per le famiglie di acquistare le due zone tariffarie al prezzo di fr. 100.- (come è stato possibile fino all’anno scolastico 2018/2019), mantenendo tuttavia invariata la possibilità di accedere alla singola zona al prezzo di fr. 75.- .

2.             LA RISPOSTA DEL CONSIGLIO DI STATO

Per capire la genesi della proposta in oggetto va considerato che l’art. 3 cpv. 2 della Legge sulla scuola media del 21 ottobre 1974 prevede che i trasporti organizzati secondo il Regolamento siano a carico del Cantone, riservata la possibilità di chiedere una partecipazione alle spese alle famiglie. A sua volta, il Regolamento della scuola media del 30 maggio 2018 all’art. 24 prevede che hanno diritto al trasporto gratuito gli allievi che risiedono fuori dalle zone stabilite dal Dipartimento per ogni sede scolastica (cpv. 1), che nel limite del possibile i trasporti avvengono tramite i mezzi pubblici (cpv. 2) e che la partecipazione finanziaria delle famiglie alle quali viene consegnato un titolo di trasporto generale che l’allievo userà per recarsi a scuola è di fr. 75.- annui.

In sostanza vi sono oggi tre categorie di allievi di scuola media:

  • quelli che abitano sufficientemente vicino a scuola tanto da poterci andare autonomamente; questi allievi non sono toccati dal servizio del trasporto scolastico e non ricevono alcuna prestazione;
  • quelli che abitano sufficientemente lontano dalla scuola per avere diritto al servizio del trasporto scolastico, che per ragioni contingenti è organizzato mediante corse speciali riservate ai soli allievi; questi allievi ricevono la prestazione gratuitamente;
  • quelli che abitano sufficientemente lontano dalla scuola per avere diritto al servizio del trasporto scolastico organizzato tramite le corse del trasporto pubblico; questi allievi ricevono un abbonamento Arcobaleno adeguato al tragitto che devono compiere al costo molto basso di fr. 75.- annui, partecipazione che si giustifica perché questo titolo di trasporto può essere usato anche la sera, durante i momenti del tempo libero e durante le vacanze scolastiche.

La Comunità tariffale Arcobaleno ha di recente rivisto alcune regole tariffali in tutta la Svizzera italiana, in particolare eliminando l’obbligo di acquisto minimo di due zone per gli abbonamenti mensili ed annuali. A conseguenza di ciò, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, una serie di allievi che in precedenza riceveva necessariamente un abbonamento comprendente due zone anche quando il tragitto casa-scuola era incluso in una sola zona, ha potuto essere servita con il riconoscimento di una sola zona. La prestazione di natura scolastica non è cambiata e il costo della partecipazione finanziaria è stato ridotto da fr. 100.- a fr. 75.- annui, poiché il Cantone ha inteso trasferire alle famiglie il risparmio generato dalle modifiche delle zone tariffali per il servizio di trasporto scolastico. Ricordiamo che il Cantone si assume la differenza di costo tra l’importo di fr. 75.- e il costo effettivo dell’abbonamento, che ammonta, al minimo, a fr. 245.-.

Le famiglie degli allievi che utilizzano il trasporto pubblico di linea continuano quindi ad ottenere un vantaggio rispetto alle altre famiglie, benché per alcune di esse, quelle che prima avevano in dotazione un abbonamento a due zone malgrado una sola di per sé bastasse, a seguito della modifica delle regole della Comunità tariffale si sono viste ridurre questo vantaggio.

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), al centro delle critiche della mozione, ha per legge la competenza e l’obbligo di organizzare il servizio di trasporto scolastico inerente al tragitto casa-scuola e non è competente per altre politiche inerenti ad agevolazioni tariffali sul trasporto pubblico. Siccome la richiesta proposta dai parlamentari è mossa da ragioni esterne alla ratio legis che regge il trasporto scolastico, essa deve semmai essere approfondita sotto l’egida della politica generale inerente ai costi per i giovani dell’uso dell’ampia offerta di trasporto pubblico in Ticino. Essendo quella richiesta una prestazione derivante da decisioni esterne all’organizzazione dei trasporti scolastici (le regole della Comunità tariffale), il CdS ritiene inopportuno far assumere al Cantone un costo che andrebbe a favore di una limitata parte della popolazione sulla base del fatto che quanto rivendicato era l’effetto dell’organizzazione tariffale precedente.

A proposito delle uscite/passeggiate organizzate dalle scuole medie, inoltre, il CdS evidenzia che a partire dall’anno scolastico 2018/2019 il credito annuale di istituto di queste scuole è stato portato da fr. 15'000.- + fr. 50.- per allievo a fr. 16'000.- + fr. 130.- per allievo (art. 3 del Regolamento sul credito a disposizione degli istituti scolastici dell’8 luglio 1992). Questo importante incremento è stato introdotto in recepimento positivo di una sentenza del Tribunale federale inerente alla gratuità scolastica e ai limiti delle richieste finanziarie alle famiglie e permette di ridimensionare di molto le preoccupazioni inerenti alle presunte mancate risorse per tenere uscite adeguate agli allievi di questo ordine scolastico. L’aumento del credito è stato infatti accompagnato da una chiara riduzione delle partecipazioni finanziarie richieste alle famiglie per questi importanti momenti formativi, riduzione che nel computo del maggior costo o del maggior risparmio annuo va comunque considerata positiva per allievi e familiari.

Sulla base di quanto precede, il CdS chiede al Legislativo di respingere la proposta.

3.             LA DISCUSSIONE E LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

La Commissione prende atto dei numerosi atti parlamentari in ambito di trasporti, diversi dei quali attualmente al vaglio della Commissione della gestione e delle finanze (CGF). Il tema della mozione è pertinente: soprattutto per gli allievi delle regioni periferiche l’abbonamento è penalizzante, in quanto non permette di raggiungere i centri di riferimento per attività extra scolastiche, ritenute importanti per la crescita dei nostri giovani.

La Commissione, nelle sue discussioni, si è basata sulle seguenti premesse:

  • È corretto che il DECS debba occuparsi esclusivamente del percorso casa-scuola. Visto che la Commissione condivide i principi della mozione, è auspicabile orientarsi al Dipartimento del Territorio per trovare una soluzione confacente. A titolo di informazione, l’anno scolastico 2019/2020 è stato frequentato da circa 12'000 allievi e la spesa del DECS per il tema in questione è di circa 1,2 mio di fr. Da notare che ben più della metà degli allievi non riceve l’abbonamento.
  • In sintonia con l’attuale potenziamento del trasporto pubblico, la Commissione ritiene importante affrontare il tema nell’ambito della promozione, anche a carattere educativo, del loro utilizzo, nel caso specifico per gli allievi di Scuola media.
  • Visto che la CDF si sta già occupando di atti parlamentari simili, è utile coordinarsi e trattarli in modo unitario. La nostra Commissione ritiene dunque di formulare all’attenzione della CGF un proprio preavviso limitatamente al tema in oggetto, con l’auspicio che la sua evasione avvenga nel corso dei prossimi mesi.

La Commissione formazione e cultura avrebbe individuato la seguente modalità operativa, che di seguito presentiamo nei dettagli.  

1)    Mantenere il prezzo di favore di fr. 75 a carico dell’allievo per raggiungere la scuola in 1 zona.

2)    Se l’allievo, per raggiungere la scuola, deve transitare in 2 zone, chiediamo di portare il contributo dell’allievo a fr. 100. A nostro avviso è più equo e corretto considerare la “vicinanza/lontananza” dalla sede scolastica, facendo pagare qualcosa in più a chi usufruisce delle due zone. Se dovessero esserci dei casi in cui per raggiungere la scuola necessitassero 3 zone, il costo per allievo salirebbe a fr. 125.

3)    Questi importi, come già oggi avviene, saranno a carico del DECS, in quanto concernono il percorso casa-scuola. Con la nostra proposta, rispetto all’attuale spesa annuale per questa voce (di circa 1,2 mio di franchi), è quindi possibile che il DECS spenda un po’ meno, visto che chi sfrutta 2 zone per andare a scuola sarà chiamato a pagare 25 fr. in più.

4)    La novità che propone la Commissione è legata alla possibilità data ad ogni allievo di scuola media, a carattere facoltativo, di:

a.    Per chi dispone dell’abbonamento, “aggiungere” un certo numero di zone al proprio abbonamento;

b.    Per chi non dispone dell’abbonamento, per il fatto di abitare nelle vicinanze della scuola, poter decidere di acquistare l’abbonamento.

La Commissione privilegia il carattere facoltativo in quanto ci sembra inutile fornire un abbonamento a prezzo favorevole a chi non ne fa richiesta e/o a chi non lo utilizza. L’aiuto del Cantone sarebbe cioè mirato a chi veramente utilizza il mezzo pubblico (e, d’altro canto, è un incentivo per utilizzarlo). In questo modo potremmo raggiungere gli obiettivi della mozione. Questa proposta, come detto, non è indirizzata solo agli allievi delle regioni più discoste ma pure, per parità di trattamento, a coloro che abitano nei centri.

Il costo richiesto all’allievo che desidera scegliere questa opzione sarebbe uguale a quello presentato nei punti 1 e 2, ossia: 1 zona 75 fr,; 2 zone 100 fr.; 3 zone 125 fr.

5)    Ribadiamo che a carico del DECS ci sarebbero, come oggi, i costi legati al percorso casa-scuola. I costi, invece, legati a chi sceglie – facoltativamente – di aggiungere altre zone o acquisire un abbonamento, sarebbero a carico del Dipartimento del Territorio, in quanto si tratta di un’iniziativa volta a promuovere l’uso dei mezzi pubblici al di fuori del percorso casa-scuola, anche a carattere sportivo, culturale e sociale. È difficile prevedere i costi di questa proposta; ci permettiamo di chiedere alla CGF, nell’ambito dei loro approfondimenti, di valutarne l’impatto finanziario e la sua eventuale sopportabilità.

6)    Questa proposta, inoltre, apporta anche dei benefici alle sedi periferiche di scuola media: avere un maggior numero di allievi che dispongono di un abbonamento con più zone (rispetto al “solo” percorso casa-scuola), consente alle sedi di avere spese minori legate ai trasporti quando organizzano uscite di studio (ad esempio, per recarsi nel proprio centro di riferimento a visitare una mostra). Sappiamo quanto siano onerose le spese legate ai trasporti; capita non di rado che alcune scuole debbano rinunciare ad uscite di studio, o a centellinarle, proprio a causa di questi costi.

4.             CONCLUSIONE

Come indicato, la Commissione formazione e cultura ritiene utile trattare congiuntamente contenuti e conclusioni del presente preavviso con gli altri atti sul tema, di cui si sta occupando la Commissione della gestione e delle finanze. Auspichiamo tuttavia che le misure proposte in questo preavviso, indirizzate – lo ribadiamo – solo agli allievi della Scuola media, possano entrare in funzione il prima possibile, preferibilmente per l’anno scolastico 2021/2022. La Commissione formazione e cultura (e in particolare il relatore Aron Piezzi) è a disposizione della CGF per qualsiasi tipo di richiesta, anche per approfondire maggiormente l’impatto finanziario della proposta.

Aron Piezzi
deputato PLR