Interventi

Messaggio 7804: “Richiesta di un credito quadro di CHF ‘6'900'000 per l’attuazione del piano di azione della Strategia Biodiversità Svizzera nel settore della protezione della natura durante il periodo 2020-2023”

19 ottobre 2020

Egregio signor Presidente, Onorevoli Consiglieri di Stato, colleghe e colleghi,

porto l’adesione del PLR al credito in questione, evidenziando comunque alcuni aspetti, anche critici.

Il messaggio dipartimentale, il rapporto commissionale e soprattutto il rapporto degli interventi realizzati nel quadriennio precedente, consentono di toccare con mano le tipologie volte alla valorizzazione del patrimonio naturalistico ticinese. Nonostante ci sia sempre maggiore attenzione e consapevolezza nei confronti di questa ricchezza, la biodiversità in Ticino è sottopressione e in calo. La politica in prima persona deve quindi continuamente impegnarsi per evitare la banalizzazione e l’omogeneizzazione.

Spesso questi crediti danno la possibilità allo Stato di stanziare contributi specifici per progetti e misure promossi da Comuni, Patriziati ed associazioni attive nel territorio. Sono a conoscenza di diverse iniziative andate a buon fine, altre in atto, altre ancora in fase di progettazione. Tali interventi hanno successo se riescono a promuovere con equilibrio diversi settori: dal paesaggio costruito all’ambito culturale, dal settore agricolo a quello naturalistico. È questa diversità che conferisce qualità e che caratterizza positivamente il nostro territorio, che ha pure come obiettivo quello di creare un ponte tra passato e futuro. Sovente, questo genere di progetti trovano spazio nelle zone periferiche del Ticino, ma questi principi possono essere adottati anche nelle realtà urbane.

All’interno del nostro gruppo, oltre alle considerazioni appena esposte, sono però emerse alcune preoccupazioni, indirettamente inerenti al messaggio in questione, che mi permetto di sollevare.

Ci siamo comunque interrogati, in questo contesto di pandemia, se questi interventi siano una priorità. Ma soprattutto, abbiamo costatato che sempre più spesso assistiamo a prese di posizione ideologiche sulla presunta sacralità della natura selvaggia e sulla protezione della natura ad ogni costo. La sola ideologia che deve trionfare in queste situazioni è l’importanza del valore diversificato del territorio, l’equilibrio tra i vari interessi e attori in gioco, e, soprattutto, l’indispensabile convivenza con l’essere umano.

Difendere acriticamente l’ambiente naturale porterà gradualmente all’esclusione della dimensione abitativa delle zone più periferiche. Questa centralità nella relazione tra uomo e natura va invece salvaguardata e favorita continuamente; eccessivi sbilanciamenti da una parte o dall’altra sono inopportuni. Il rischio, concreto, è museificare le zone discoste, in favore di una natura selvaggia dominante e una messa al bando dell’uomo e delle sue attività. Queste zone certamente preziose non possono ridursi a semplice luogo di svago, memoria e riserva ecologica; l’uomo, con il dovuto rispetto, deve avere un ruolo proattivo e consapevole del proprio patrimonio naturalistico e forestale.

Fatte queste considerazioni, per noi importanti, ribadisco il sostegno del PLR al credito in questione e, più in generale, alla tutela e valorizzazione del paesaggio naturalistico e antropico in tutte le sue sfaccettature.

Vi ringrazio per l’attenzione.

Aron Piezzi
a nome del gruppo PLR